Tratto da 'La Repubblica' (Bari) del 17 giugno 2001. Testo di Antonella Gaeta.
Il disco
IL GIOCO DEI SE
L'ascolto di questo cd innesca il gioco dei 'se', che non genera la storia, ma
sicuramente i rimpianti. Se le 'Pesche sciroppate' avessero abitato l'altra
parte dell'Oceano. Se gli anni fossero stati i Settanta. Se la parallela alla loro
strada si fosse chiamata Broadway e non via Sparano. Se, nonostante tutto,
adesso si dedicassero alla musica per professione. E quest'ultima condizione
ci fa ripartire dal principio. Le quattro 'pesche', cosi' 'stupidamente' come le
'pietre rotolanti' o gli 'scarafaggi', rispondono a professioni poco rockettare:
ingegnere, avvocato, dermatologo e cardiologo. Sono Dario Bosco - basso,
Samuele Caputo - chitarra, Gianni Valenti - chitarra e Francesco
D'Ippolito - batteria, insieme dal 1995 dopo aver suonato in diverse formazioni
cittadine. La loro incisione, autoprodotta, e' casalinga (un portatile a quattro
piste) ma l'idea e la musica non lo sono, certamente. Anche perche' si tratta di
un'insolita 'operina' rock. Non una raccolta di brani ma un racconto breve
(che e' possibile trovare ripiegato all'interno della copertina del cd), sviluppato
in diciotto tracce. Quasi un musical, venuto fuori da un'altra epoca.
L'universo e' comune a tanti trentenni, molto 'british' o 'swinging London',
come si preferisce. Sam, Dave e John, a partire da una notte al 'Regent Park'
fanno un bilancio della propria vita, degli amori e provano a disegnarsi un
futuro diverso con la creazione di una band. Ma non sono abbastanza forti
per cambiare le proprie vite. Buona cultura musicale quella che ha portato
alla composizione di ottimo rock melodico, progressive e citazionista. Echi
dai Rolling Stones, Beatles, prima e seconda maniera, Doors, seconda
maniera. Ma anche King Crimson e Quick Silver & Message Service. La
piu' bella s'intitola 'I'm wrong'. (a.g.)
Titolo: L'universo Autori: Pesche sciroppate